venerdì 31 maggio 2013

Il manuale del Subbuteo - di Nicola Deleonardis


Tra i giochi più amati degli anni ’70 e ’80, il Subbuteo ha ripreso ad attirare giocatori vecchi e nuovi grazie agli ex bambini degli anni del boom, che hanno dato vita al movimento del Calcio da Tavolo, hanno fondato la comunità Old Subbuteo e hanno trasmesso la loro grande passione a figli e nipoti, fino a convincere l’industria del giocattolo a rimettere il Subbuteo in produzione.
Scritto da un preparatissimo “oldsubbuteista” con il contributo di altri grandi appassionati, Il Manuale del Subbuteo è ricco di spunti e curiosità per approfondire tutti gli aspetti del gioco, dalla preparazione del campo alla pittura degli omini, dai regolamenti alle tattiche di gioco, dai club ai migliori siti web e alle nozioni di base per il collezionismo, il tutto spiegato con semplicità e chiarezza e corredato da tante immagini a colori.

Il documentario “cult” Subbuteopia, allegato al volume, esplora i luoghi, i sentimenti e le utopie che gravitano intorno al panno verde del Subbuteo, svelando storie affascinanti come il dito “assicurato” a suon di sterline dell’italiano Andrea Piccaluga, Campione del Mondo Juniores nel 1978, o il campo da gioco Stadium of Fingers dell’inglese Stephen Moreton, popolato da oltre 10.000 spettatori dipinti a mano.

EDIZIONI FAG
224 pagine
€ 29.9

giovedì 30 maggio 2013

Capitolo 9 - Collezionismo, che passione!


Il Subbuteo non poteva che essere ambiente ideale per la passione del collezionismo. La tipicità di ogni miniatura, l'evoluzione della specie, per così dire, che ha caratterizzato negli anni la figura di gioco, l'uso di colori così diversi nel tempo, la diversa tipologia di pittura. Tutti elementi che fanno sì che qualsiasi elemento del gioco divenga potenzialmente un oggetto di culto e, quindi, di collezione. Se poi consideriamo che il Subbuteo, quello old per intenderci, non viene più prodotto da decenni, ecco che al collezionismo dobbiamo sommare l'elemento “rarità” che provoca, inevitabilmente un aumento di valore del pezzo (e del prezzo…). Ovvio che il valore è sempre relativo, come in qualsiasi campo del collezionismo: una figurina, una miniatura Subbuteo od un Puffo degli Ovetti Kinder per una persona possono valere decine (a volte centinaia...) di euro, per altri la fatica di gettarli nella spazzatura.

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A giugno in libreria.

mercoledì 29 maggio 2013

Capitolo 8 - Il Subbuteo nel Web


Il Subbuteo del secondo millennio non poteva non approfittare dell’immensa piattaforma di lancio che fornisce Internet, con tutti gli spazi di aggregazione e le possibilità di espansione. Quello che non ammazza ingrassa, si potrebbe volgarmente dire… infatti Internet ed i giochi elettronici, prime cause di scomparsa del Subbuteo, divennero in qualche modo poi il terreno fertile per la rinascita del gioco. Grazie a questa possibilità, in primis, fu più semplice trovare materiale in vendita per ripristinare le scorte di squadre, accessori ecc. Poi nacquero le “piazze virtuali”, cioè i forum e compagnia bella, che divennero un ulteriore meccanismo di aggregazione di persone che manco si conoscevano, ma tutte legate dallo stesso fil rouge: il Subbuteo. Da lì alla situazione attuale il passo fu (relativamente) breve.

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A giugno in libreria.

martedì 28 maggio 2013

Capitolo 7 - I club di Subbuteo e CdT

E adesso non ditemi che non vi è tornata la voglia di giocare....Se dopo il primo passo del rientro nel “vortice” subbuteistico vi venisse pure lo sfizio di intraprendere un'attività oltre le quattro mura della propria abitazione, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Sul territorio nazionale esistono decine di club che possono accogliervi a braccia aperte (o meglio, ad indici aperti...), che organizzano non solo ritrovi settimanali ma anche tornei di diverso livello, da locale ad internazionale. 

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lunedì 27 maggio 2013

Capitolo 6 - La pittura delle miniature


Il mondo dei subbuteisti è particolarmente variegato come, del resto, lo è ogni campo modellistico e ludico. Si parte dai giocatori "duri e puri" per arrivare ad una specie particolarmente apprezzata, quella dei pittori. Fin da piccoli i giocatori di Subbuteo agognavano decine di squadre da schierare in campo, che potessero replicare fedelmente i colori delle maglie delle squadre che avrebbero dovuto scontrarsi fra loro. Purtroppo per la stragrande maggioranza degli allenatori in erba ci si doveva arrangiare con le stesse squadre coi colori di base indossati dalle miniature: rosso, blu, bianco, a volte gialle o arancioni.... Nascevano così i pomeriggi destinati alla coloritura delle maglie, facendo indossare ai poveri omini spessi strati di vernice, facendoli diventare sempre più rassomiglianti a sgargianti Bibendum e sempre meno a tonici calciatori.... Si arrivava anche a dipingere le basi stesse, creando orribili ammassi di colore. Ora, grazie al nostro amico Oldteam (al secolo Giuseppe Laudadio), diamo un'occhiata al materiale necessario per prepararsi a dipingere una squadra di Subbuteo (o di altro produttore) e creare così una propria personalizzazione da mettere in campo. Iniziamo così un excursus sui principali strumenti di lavoro.

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domenica 26 maggio 2013

Capitolo 5 - Il regolamento



“In tutti gli sport la prima cosa è l'onore sportivo!”.
Sembrava doveroso (ed anche logico), iniziare il capitolo sul regolamento del Subbuteo con questa frase estrapolata dal vecchio manualino che veniva distribuito all'interno delle confezioni nei primi anni Settanta. Questo rappresentava il sentiment che doveva pervadere ogni partita, ogni torneo a punta di dito. Come in tante situazioni, ahimè, fra il dire ed il fare c'era (e c’è…) di mezzo....l'agonismo. Però i pochi esempi riportati e che di seguito vogliamo ricordare testualmente, non dovrebbero essere veramente mai disattesi. Il resto proseguiva così:
“per esempio in occasione di calci di rinvio, il giocatore che batte la palla dovrà attendere che l'avversario abbia piazzato in posizione i suoi giocatori....nei colpi a punta di dito liberi, sarà sempre la difesa l'ultima a sistemare i suoi calciatori in posizione difensiva, dopo le mosse d'attacco avversarie”.
Ma quali erano le vere regole di gioco? Le regole esposte nel manualino erano 15, a loro volta “ampliate” da alcuni “comma”.

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A giugno in libreria.

sabato 25 maggio 2013

Capitolo 4 - Tecniche e tattiche di gioco.


“L’allenamento rende perfetti”. Con questa lapidaria sentenza si apriva il capitoletto, all’interno del fascicolo contenente le regole di gioco, intitolato “Il segreto del successo - controllo a punta di dito”. Nella sua pur asciutta e drammatica essenzialità, la frase raccoglie la vera natura di questo gioco di abilità: solo allenandosi si può migliorare.
Divertenti nella loro ingenuità tattica erano i consigli che venivano dati in quel bel manualino, presente nei “set” Subbuteo degli anni ’70, riguardo le tattiche vincenti.
Eccone qualcuno:
• “Come nel moderno calcio vero, la tattica - calcia, corri, forza e avanti - è fuori epoca e non dà buoni risultati.”;
• “Questo è un gioco di abilità: osate sempre, ma non rischiate mai. In certe occasioni può capitare che possa essere utile sbagliare volontariamente non colpendo la palla, in modo da poter poi tirare direttamente in porta al vostro prossimo turno di gioco.”;
• “Ricordate che ogni calcio alla palla è importante. Assicuratevi, quindi, che ne sia sempre fatto buon uso, altrimenti vi potreste trovare, alla fine, dalla parte del perdente.”.
Bello eh? Ma di tattiche, in qualche modo, se ne deve parlare visto che trattiamo di un gioco che è figlio legittimo del calcio.

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venerdì 24 maggio 2013

Capitolo 3 - Il campo da gioco


Come recitavano gli antichi padri nella sezione “preparazione del campo”, mancando il panno verde si poteva adoperare, in sostituzione, una coperta di tessuto compatto (retaggio dei primi passi del Subbuteo pionieristico, quando per sopperire al panno verde, si utilizzavano le coperte militari del dopoguerra...), sulla quale disegnare col gesso le righe di gioco. Si consigliava anche, in caso di utilizzo del panno originale, di stenderlo bene sopra una tovaglia pesante o una coperta di lana, lisciandolo bene col palmo della mano per evitare arricciamenti dannosi allo svolgimento del gioco. Grazie al successo del gioco ed all’evoluzione dei materiali a disposizione, si arrivò a produrre diversi tipi di fondo di gioco. I due principali e forse più famosi che distinguono quasi due filosofie di gioco sono il cosiddetto Panno e l’Astropitch. Il Panno è il campo per definizione, se così si può dire. Era contenuto nei set, le scatole che comprendevano come minimo le due squadre moulded base (rosse e blu), due porte e due palloni fino alle confezioni più costose e ricche di accessori.

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giovedì 23 maggio 2013

Capitolo 2 - Le miniature



L'evoluzione negli anni della miniatura Subbuteo ha rispecchiato non solo l’evoluzione dell’economia mondiale, ma anche il cambiamento dei gusti estetici legato alla grande diffusione della televisione ed alla trasmissione sempre più invasiva di programmi dedicati al calcio, presenti a tutte le ore nei salotti delle famiglie. È stato anche un cambiamento tecnologico: si è passati da materiali “poveri”, come il cartone e la celluloide, alla plastica, e da una produzione manuale, sia per la fase di colorazione sia per quella di assemblaggio, ad una industriale, con l’uso di macchinari per la stampa su plastica delle miriadi di nuove maglie da fare indossare agli omini Subbuteo.

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mercoledì 22 maggio 2013

Capitolo 1 - La Storia del Subbuteo



Il calcio vero è il gioco più bello del mondo, indiscutibile. Ma il Subbuteo non è meno vero, non è meno bello. Come si espresse “aulicamente” un mio compagno di gioco, poco tempo fa:"Fanculo ai soldatini, al Monopoli e alle macchinine". Ed abbiamo superato da un po’ i 10 anni di eta... Diversi anni prima di avere a disposizione centinaia di canali TV, aperti sul mondo 24 ore su 24, con la possibilità di assistere anche alle qualificazioni ai Campionati del Mondo di calcio da parte delle squadre di Tonga o Trinidad e Tobago, quando ancora Clive Sinclair non aveva in mente di inventare alcun tipo di strumento elettronico, l'immaginazione regnava sovrana e i ragazzini si divertivano inventandosi giochi, per lo più aggregativi, che spesso avevano come base lo sport in genere ma, principalmente, il calcio. Prima con i tappi delle bottiglie di gassosa o bevanda simile come elemento fondamentale. Poi, grazie all’avvento delle prime forme pubblicitarie, con la scoperta di quel magnifico insieme di plastica, panno e unghie che fu (ed e‘) il Subbuteo. Il Subbuteo è l'avatar del calcio, era (ed è) quanto fosse più vicino al tonfo del cuoio del pallone su quegli scarpini di marca costosissimi che vedevamo noi bimbi nelle indimenticabili immagini di 90° Minuto.

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venerdì 17 maggio 2013

Il manuale del Subbuteo - Prossimamente in libreria

"Il manuale del Subbuteo" di Nicola Deleonardis, insieme al DVD del documentario Subbuteopia
A giugno in libreria
EDIZIONI FAG MILANO