mercoledì 22 maggio 2013

Capitolo 1 - La Storia del Subbuteo



Il calcio vero è il gioco più bello del mondo, indiscutibile. Ma il Subbuteo non è meno vero, non è meno bello. Come si espresse “aulicamente” un mio compagno di gioco, poco tempo fa:"Fanculo ai soldatini, al Monopoli e alle macchinine". Ed abbiamo superato da un po’ i 10 anni di eta... Diversi anni prima di avere a disposizione centinaia di canali TV, aperti sul mondo 24 ore su 24, con la possibilità di assistere anche alle qualificazioni ai Campionati del Mondo di calcio da parte delle squadre di Tonga o Trinidad e Tobago, quando ancora Clive Sinclair non aveva in mente di inventare alcun tipo di strumento elettronico, l'immaginazione regnava sovrana e i ragazzini si divertivano inventandosi giochi, per lo più aggregativi, che spesso avevano come base lo sport in genere ma, principalmente, il calcio. Prima con i tappi delle bottiglie di gassosa o bevanda simile come elemento fondamentale. Poi, grazie all’avvento delle prime forme pubblicitarie, con la scoperta di quel magnifico insieme di plastica, panno e unghie che fu (ed e‘) il Subbuteo. Il Subbuteo è l'avatar del calcio, era (ed è) quanto fosse più vicino al tonfo del cuoio del pallone su quegli scarpini di marca costosissimi che vedevamo noi bimbi nelle indimenticabili immagini di 90° Minuto.

Continua a leggere su Il manuale del Subbuteo.
A giugno in libreria.

2 commenti: